quarto stato

giovedì 16 giugno 2011

Quirra, una nuova indagine: sotto sequestro dodici radar


Il procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, ha emesso un decreto di sequestro probatorio, per sei mesi, di 11 radar fissi più uno mobile all'interno del Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra. Il provvedimento apre un nuovo filone nelle indagini avviate da mesi dal magistrato sulla possibile correlazione fra le attività svolte nella base e le morti di pastori, personale militare e le malformazioni di animali allevati nei pressi del poligono.

Quirra, una nuova indagine: sotto sequestro dodici radar
La decisione è scattata dopo le denunce di alcuni familiari di persone decedute dopo essersi ammalate e che hanno vissuto nei pressi degli impianti radar. Nei giorni scorsi durante alcuni accertamenti un ispettore di Polizia avrebbe appurato che era stata ridotta la potenza delle emissioni elettromagnetiche. Il decreto della Procura prevede anche ispezioni a strumenti legati ai radar. Fiordalisi ha quindi dato incarico al prof. Fiorenzo Marinelli, ricercatore del Cnr di Bologna, perché valuti la nocività delle onde emesse dagli impianti radar nel poligono sardo.
fonte:L'Unione Sarda
Aggiornamenti
"A seguito della notizia diramata della agenzie di stampa dell’avvenuto sequestro probatorio per sei mesi di una dozzina di postazioni radar militari fisse e di una mobile nel poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra il deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm), ha depositato oggi una interrogazione al Ministro della difesa per chiedere chi e per quale motivo abbia ordinato ai militari di abbassare la potenza dei radar durante i controlli tecnici effettuati per rilevare il livello di emissione di onde elettromagnetiche e se non ritenga di dover riferire la Parlamento sulla situazione dei poligoni sardi e in particolare se l’attività di alterazione delle misurazioni in premessa sia connessa e conseguente alla emanazione del documento con cui lo Stato Maggiore della Difesa ha impartito le disposizioni relative al linguaggio della comunicazione che i militari devono adottare nei confronti dei media e richiamato nell’interrogazione n. 4-12303 o se essa non rappresenti una attività di depistaggio delle indagini della Procura."
fonte: Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm).
 

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