«Sono contaminati anche i muschi della zona militare»
Non solo uranio impoverito nelle ossa di un agnello a due teste nato nel 2003 in un ovile di Escalaplano.
Un laboratorio specializzato di Bologna ha rinvenuto anche contaminazioni «di sostanze non compatibili con l'ambiente naturale del Salto di Quirra anche nei muschi e nei licheni prelevati nella zona».
Lo spiega il professor Massimo Zucchetti, docente di impianti nucleari del Politecnico di Torino,
uno dei consulenti scelti dalla procura di Lanusei per fare chiarezza
sulla cosiddetta sindrome di Quirra, cioè sull'alta incidenza di tumori
al sistema emolinfatico e di malformazioni riscontrare attorno alla zona
militare.
«Sono state trovate sostanze - spiega il docente universitario tornese -
non compatibili con un ambiente bucolico lontano dalle attività
industriali». Sarebbe l'ulteriore prova dell'inquinamento particolare
creato nel tempo dai test bellici effettuati tra Perdasdefogu e Quirra.
L'AGNELLO.
Nel 2003 una serie di esperti fu incaricata dal comitato
anti-militarista "Gettiamo le basi" di far luce su quanto stava
accanendo attorno Quirra. Leucemie e linfomi in numero superiore alla
media, stando al sindaco-oncologo Antonio Pili, e poi le malformazioni
dei bambini nati tra il 1996 e il 1998 a Escalaplano (circa venti) e
degli agnelli degli ovili attorno al poligono. Fu spedito in un
laboratorio di Bologna anche un agnello nato con due teste (una
abbozzata sotto la pelle dietro il collo): nelle ossa di questo animale è
stato ritrovato uranio impoverito.
E nei muschi e licheni
altre tracce inquietanti. «Questo laboratorio bolognese - spiega il
professor Zucchetti - era stato incaricato di cercare l'uranio nelle
zone bombardate dagli Usa, che avevano fornito addirittura le mappe
delle regioni attaccate con quell'armamento. Risultato: nessuna traccia.
Per un motivo molto semplice: la natura ha una capacità enorme di
diluire certi materiali, che poi vengono concentrati in particolari
accumulatori biologici come le ossa, oppure i muschi e i licheni. Quel
che stiamo facendo per Quirra è la regola basilare di ogni ricerca
scientifica».
SEQUESTRO
Ieri il procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi ha disposto il
sequestro probatorio di alcune zone del poligono in cui venivano fatti
brillare armi e muinizioni provenienti da tutta Italia. Inoltre è stato
ordinata l'ispezione di 380 ettari di territorio all'interno del
poligono: l'area sarà messa a disposizione dei consulenti scelti dalla
Procura.
IL CONVEGNO
Oggi si discuterà del caso Quirra a Ballao. In un convegno organizzato
dalla Provincia di Cagliari a Casa Olla (alle 10) si discuterà delle
prospettive future del territorio davanti a una eventuale dismissione
del poligono.
di PAOLO CARTA -Unione Sarda
Aggiornamenti
Verra' effettuata giovedi' 21
aprile l'autopsia sui primi tre cadaveri – delle 20 salme riesumate di
pastori e di un militare di Baunei, deceduti per tumori al sistema linfo-emopoietico – disposta dal procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi che indaga sull'incidenza che le esercitazioni militari effettuate nel Poligono interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra possono aver avuto sulla salute di uomini e animali.
Gli esami necroscopici verranno effettuati nell'ospedale di Lanusei dal prof. Marco Grandi,
direttore della Scuola di specializzazione in Medicina Legale
dell'Universita' di Milano. Inoltre e' stato studiato un apposito
protocollo col prof. Esandro Lodi Rizzini,
fisico del Cern di Ginevra e direttore del Dipartimento di Chimica e
Fisica dell'Universita' di Brescia, incaricato dal procuratore
Fiordalisi di verificare se esistono connessioni fra le morti
verificatesi fra il 1995 e il 2010 e l'inquinamento nella zona del
Poligono.
La Procura di Lanusei ha autorizzato il prof. Lodi Rizzini a disporre di
diversi professionisti per l'espletamento dell'incarico conferito
(analisi di radioattivita' e nanoparticelle sui resti umani), con la
creazione di un pool di specialisti provenienti da varie parti d'Italia,
che dispongono di varie attrezzature, anche similari, per il miglior
controllo incrociato delle svariate analisi cui saranno sottoposti i
reperti umani.
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